1. |
3 Notti
04:10
|
|||
3 Notti
Ci ritroveremo tutti
a saltare i giorni persi,
dimenticatici il tempo
colto in anni più chiari.
Dietro un angolo sarà
fermarci il ritmo lento
con il peso sulle punte
cosa giusta da fare.
E della notte il popolo
ci batterà le mani
notando cader stelle
all’abbaiar dei cani.
Ruoterà la galassia ancora
nei giorni inattesi per giorni,
staremo sui piedi scoprendo, allora,
meraviglia in piccole cose
gelose dei loro momenti,
di immensi a questo mondo estranei,
di Lune distorte all’ingiù
vestite da scure,
leggere, però, nel cadere
su povere vite fragili
innamoratesi d’un tratto
di una morte così.
Congedo la Fortuna e il suo buon cuore
come della città ‘l chiaro sul tetto
prima di divenir Nero perfetto
per correre a riparo verso il mare.
A ciò costringe l’indole chi muore
lasciandosi un pochino dentro un letto,
scoprendo la bugia sopra il perfetto,
sognandosi ad Amare la stagione.
|
||||
2. |
Animali
02:30
|
|||
Animali
Tornare animali
e viaggiare da soli,
bruciare di soli
sbattendo le ali,
riavvolgere ore
morendo per gioco,
sconoscere il fuoco.
sentire l’odore
del vento che passa,
scagliandosi in branco
fin quando esso, stanco
è uguale carcassa
di chi ha ormai tradita
purezza di stelle
ma cede la pelle
ignar della vita.
|
||||
3. |
Nascondere e Cercare
04:01
|
|||
Nascondere e Cercare
Del
tramonto che rimane
vicini a un focolare
nascondere e cercare
Di
trovare un orizzonte
nel nero che confonde
e il bianco in cima all’onde
Se
conservo nelle tasche
conchiglie è per sentire
quel male
Insieme
come sempre
nella mente
con la mente;
insieme
si accende
un fuoco
lentamente.
Di
stanotte che rimane
vicini a congelare
delle ossa da intagliare
Con
le mani e con il sale
ma prima di dormire
mettiamoci a cantare
Per
sognare dell’immenso
che scopri se ripensi
al mare
Insieme
come sempre
nella mente
con la mente;
insieme
si accende
un fuoco
lentamente.
|
||||
4. |
Canto del Deserto
04:18
|
|||
Canto del Deserto
Vaga il pastore per l’arida terra
e al seguito altro non ha che passi,
mangiati più in fretta dallo scirocco
di quanto un animo timido afferra,
cercando il silenzio comune ai sassi
finché della sera non è il rintocco.
Ma quando, torbida, arriva la quiete,
solo è a sentirne parlare le ore.
E come un cane a cercare il padrone,
non può sentire né fame né sete:
segue del buio soltanto l’odore
fino a trovare già chiuso il portone.
E se continuerà a guardare in alto,
sarà per confidare in un dolore
che bagni la sua terra con un pianto,
portando nel deserto un nuovo fiore.
Vaga il pastore sull’arido letto
del fiume che un tempo nutriva il bosco,
ma fato ha voluto preda del sonno.
Con un frenetico passo d’insetto
cacciato dai corvi dal volo losco
a cui non crede malgrado l’Autunno.
Ma quando, ultima, arriva la quiete,
solo è a sentirne passare le ore.
E come un cane a abbaiare al balcone,
non può pensare alla fame e alla sete:
segue del buio soltanto l’odore
alla ricerca di un’altra ragione.
E se continuerà a guardare in alto
sarà per confidare in un dolore
che batta ancora forte con un pianto,
portando nel deserto un nuovo fiore.
E quando appassirà prima del tempo
in cui non si avrà posto per un fiore
saluterà il deserto con un canto
coprendone di sabbia le parole.
|
||||
5. |
Mela
04:57
|
|||
Mela
L’Albero, la Mela
e il suo cadere giù:
natura semplice
di cui sorprendersi
guardando l’essere,
guardandola essere
stata a compiangersi
da pessima attrice
in un mare più blu
che su una mia tela.
L’Albero, la Mela
e il suo cadere giù:
anche ignorando Dio
si può comprendere
di quanto l’essere,
guardando l’essere
sia solo attendere
sognandosi altrove
o in un mare più blu
che su una mia tela.
Verrà la Luna, un giorno,
e cambierà tonalità.
Stravolgerà la linea d’orizzonte
e cambierà il tuo tempo
Come se…
|
||||
6. |
Vorrei
04:52
|
|||
Vorrei
Vorrei ritrovarmi ancora
a fissare le finestre,
a tentare di afferrare
ogni oceano che c’è dietro
e cadervi senza orrore
di un’immagine sfocata,
di una pagina strappata
senza rendermi migliore.
Vorrei ritrovarmi adesso
sopra un tetto per guardare
dove riesco ad arrivare
o se il mondo che hai portato con te
mi catturerà di più
di un’immagine bruciata,
di una pagina venduta
senza rendermi piacere,
senza rendermi migliore
di parole usate male,
come un vuoto che ti prende
ma che ti trattiene giù,
che ti trattiene giù.
Pianificare i secondi sui sogni,
dimenticare chi scrive una via
che nonostante la terra che ho attorno
non sarà la mia;
volersi chiudere tutte le porte
soltanto per non farli andare via
tutti quei mondi pensati dal nulla.
Fare del tempo perduto Poesia.
|
||||
7. |
Settembre
04:08
|
|||
Settembre
“Morirò presto”
diceva il sole
“Malato e mesto
lascerò sole
distese e rive
nel marmo soave.
Leggero il bianco
darà la quiete
e un vento stanco
spazzerà liete
foglie ingiallite
per non ricordare
Che siamo Soli
fermi a bruciare di luce fredda,
isole sparse ad aspettare
ma senza fretta e mai imparare
come capire un dolce suono
prima che venga il giorno
e nasca l’uomo”.
Giunse l’inverno
ma senza un nome:
silenzio eterno
su secche chiome
senza parole
per piangere il sole.
“Perché del nulla
che avete a cuore
un raggio culla
il cannibale autore
e anche se piove
sarò vivo altrove”.
Ma siamo Soli
fermi a bruciare di luce fredda,
isole sparse ad aspettare
ma senza fretta e mai imparare
come capire un dolce suono
prima che venga il giorno
e nasca l’uomo
E siamo giorni
spesi a inventare cosa ci manca
in quest’inverno che ci assale
come l’estate, senza imparare
che sarà il fulmine a far fuoco
senza che venga il giorno
e nasca l’uomo.
|
||||
8. |
Anima
06:41
|
|||
Anima
Mi ritorna improvviso il pensare,
la percezione del possibile,
di tutto quello che accade,
e se accade,
sa essere indivisibile.
Forse ho sentito la notte parlare
di come è ancora possibile
una natura, un futuro
e aspettare
senza morire impassibile.
Sarebbe bello non sapere che è Domenica,
che lo stupore nasce solo quando nevica,
che siamo niente e al niente torneremo
senza pensare a quanto siamo stati inutili.
Ultimo, ultimo Amore
ormai non resto più a guardare le stelle.
Sono un ricordo steso ad asciugare
nelle campagne in cui non smette mai di piovere.
E adesso che è tardi per restare sveglio
seduto qui, tra i libri che non ho mai letto,
remerò dentro ai teschi
di quei cuori fuggiaschi,
per le coste perdute
dei loro occhi grandi.
E partirò per il buio
con un velo sul cuore
ma come quando ti addormentavi
me ne andrò senza fare rumore.
Aspettami
finché l’ultimo sbaglio
sarà morire senza tentare.
E spogliami
fino all’ultimo sguardo
senza capire se bene o male,
senza cercare furia animale,
senza aspettare isole chiare,
senza ingannare vita che cade,
senza lasciare stagioni andare.
E guardami nelle tasche
e poi dimmi senza parlare
che vuoi restare
ed essere sempre come il pensare,
come pensare davanti al mare.
|
Filippo Muscaritoli Rome, Italy
Author and songwriter from Rome with a passion for the creative process. Graduated in architecture i believe that the
important thing, to "build" a song, is to invent the rules and play.
Autore e cantautore romano con la passione per l'atto creativo. Diplomato all'Officina Pasolini di Roma e in Architettura, credo che per "costruire" una canzone, l'importante sia inventare le regole, e giocare.
... more
Streaming and Download help
If you like Filippo Muscaritoli, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp