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Del Giorno e della Notte

by Filippo Muscaritoli

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    Physical CD copy of the album "Del Giorno e della Notte" with lyrics, booklet and artworks by the artist _cara.casa (Alessia Riolo)

    Copia CD fisica del disco "Del Giorno e della Notte" con testi, booklet e grafiche dell'artista _cara.casa (Alessia Riolo)

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1.
3 Notti 04:10
3 Notti Ci ritroveremo tutti a saltare i giorni persi, dimenticatici il tempo colto in anni più chiari. Dietro un angolo sarà fermarci il ritmo lento con il peso sulle punte cosa giusta da fare. E della notte il popolo ci batterà le mani notando cader stelle all’abbaiar dei cani. Ruoterà la galassia ancora nei giorni inattesi per giorni, staremo sui piedi scoprendo, allora, meraviglia in piccole cose gelose dei loro momenti, di immensi a questo mondo estranei, di Lune distorte all’ingiù vestite da scure, leggere, però, nel cadere su povere vite fragili innamoratesi d’un tratto di una morte così. Congedo la Fortuna e il suo buon cuore come della città ‘l chiaro sul tetto prima di divenir Nero perfetto per correre a riparo verso il mare. A ciò costringe l’indole chi muore lasciandosi un pochino dentro un letto, scoprendo la bugia sopra il perfetto, sognandosi ad Amare la stagione.
2.
Animali 02:30
Animali Tornare animali e viaggiare da soli, bruciare di soli sbattendo le ali, riavvolgere ore morendo per gioco, sconoscere il fuoco. sentire l’odore del vento che passa, scagliandosi in branco fin quando esso, stanco è uguale carcassa di chi ha ormai tradita purezza di stelle ma cede la pelle ignar della vita.
3.
Nascondere e Cercare Del tramonto che rimane vicini a un focolare nascondere e cercare Di trovare un orizzonte nel nero che confonde e il bianco in cima all’onde Se conservo nelle tasche conchiglie è per sentire quel male Insieme come sempre nella mente con la mente; insieme si accende un fuoco lentamente. Di stanotte che rimane vicini a congelare delle ossa da intagliare Con le mani e con il sale ma prima di dormire mettiamoci a cantare Per sognare dell’immenso che scopri se ripensi al mare Insieme come sempre nella mente con la mente; insieme si accende un fuoco lentamente.
4.
Canto del Deserto Vaga il pastore per l’arida terra e al seguito altro non ha che passi, mangiati più in fretta dallo scirocco di quanto un animo timido afferra, cercando il silenzio comune ai sassi finché della sera non è il rintocco. Ma quando, torbida, arriva la quiete, solo è a sentirne parlare le ore. E come un cane a cercare il padrone, non può sentire né fame né sete: segue del buio soltanto l’odore fino a trovare già chiuso il portone. E se continuerà a guardare in alto, sarà per confidare in un dolore che bagni la sua terra con un pianto, portando nel deserto un nuovo fiore. Vaga il pastore sull’arido letto del fiume che un tempo nutriva il bosco, ma fato ha voluto preda del sonno. Con un frenetico passo d’insetto cacciato dai corvi dal volo losco a cui non crede malgrado l’Autunno. Ma quando, ultima, arriva la quiete, solo è a sentirne passare le ore. E come un cane a abbaiare al balcone, non può pensare alla fame e alla sete: segue del buio soltanto l’odore alla ricerca di un’altra ragione. E se continuerà a guardare in alto sarà per confidare in un dolore che batta ancora forte con un pianto, portando nel deserto un nuovo fiore. E quando appassirà prima del tempo in cui non si avrà posto per un fiore saluterà il deserto con un canto coprendone di sabbia le parole.
5.
Mela 04:57
Mela L’Albero, la Mela e il suo cadere giù: natura semplice di cui sorprendersi guardando l’essere, guardandola essere stata a compiangersi da pessima attrice in un mare più blu che su una mia tela. L’Albero, la Mela e il suo cadere giù: anche ignorando Dio si può comprendere di quanto l’essere, guardando l’essere sia solo attendere sognandosi altrove o in un mare più blu che su una mia tela. Verrà la Luna, un giorno, e cambierà tonalità. Stravolgerà la linea d’orizzonte e cambierà il tuo tempo Come se…
6.
Vorrei 04:52
Vorrei Vorrei ritrovarmi ancora a fissare le finestre, a tentare di afferrare ogni oceano che c’è dietro e cadervi senza orrore di un’immagine sfocata, di una pagina strappata senza rendermi migliore. Vorrei ritrovarmi adesso sopra un tetto per guardare dove riesco ad arrivare o se il mondo che hai portato con te mi catturerà di più di un’immagine bruciata, di una pagina venduta senza rendermi piacere, senza rendermi migliore di parole usate male, come un vuoto che ti prende ma che ti trattiene giù, che ti trattiene giù. Pianificare i secondi sui sogni, dimenticare chi scrive una via che nonostante la terra che ho attorno non sarà la mia; volersi chiudere tutte le porte soltanto per non farli andare via tutti quei mondi pensati dal nulla. Fare del tempo perduto Poesia.
7.
Settembre 04:08
Settembre “Morirò presto” diceva il sole “Malato e mesto lascerò sole distese e rive nel marmo soave. Leggero il bianco darà la quiete e un vento stanco spazzerà liete foglie ingiallite per non ricordare Che siamo Soli fermi a bruciare di luce fredda, isole sparse ad aspettare ma senza fretta e mai imparare come capire un dolce suono prima che venga il giorno e nasca l’uomo”. Giunse l’inverno ma senza un nome: silenzio eterno su secche chiome senza parole per piangere il sole. “Perché del nulla che avete a cuore un raggio culla il cannibale autore e anche se piove sarò vivo altrove”. Ma siamo Soli fermi a bruciare di luce fredda, isole sparse ad aspettare ma senza fretta e mai imparare come capire un dolce suono prima che venga il giorno e nasca l’uomo E siamo giorni spesi a inventare cosa ci manca in quest’inverno che ci assale come l’estate, senza imparare che sarà il fulmine a far fuoco senza che venga il giorno e nasca l’uomo.
8.
Anima 06:41
Anima Mi ritorna improvviso il pensare, la percezione del possibile, di tutto quello che accade, e se accade, sa essere indivisibile. Forse ho sentito la notte parlare di come è ancora possibile una natura, un futuro e aspettare senza morire impassibile. Sarebbe bello non sapere che è Domenica, che lo stupore nasce solo quando nevica, che siamo niente e al niente torneremo senza pensare a quanto siamo stati inutili. Ultimo, ultimo Amore ormai non resto più a guardare le stelle. Sono un ricordo steso ad asciugare nelle campagne in cui non smette mai di piovere. E adesso che è tardi per restare sveglio seduto qui, tra i libri che non ho mai letto, remerò dentro ai teschi di quei cuori fuggiaschi, per le coste perdute dei loro occhi grandi. E partirò per il buio con un velo sul cuore ma come quando ti addormentavi me ne andrò senza fare rumore. Aspettami finché l’ultimo sbaglio sarà morire senza tentare. E spogliami fino all’ultimo sguardo senza capire se bene o male, senza cercare furia animale, senza aspettare isole chiare, senza ingannare vita che cade, senza lasciare stagioni andare. E guardami nelle tasche e poi dimmi senza parlare che vuoi restare ed essere sempre come il pensare, come pensare davanti al mare.

credits

released May 21, 2022

Filippo Muscaritoli - Voice and acustic guitar
Filippo Zannini - Electric bass guitar
Alessandra Bonode - Backing voice
Lorenzo Sicuro - Acoustic and electric guitar
Giulio Galati - Drums



Written by Filippo Muscaritoli

Arranged by Filippo Muscaritoli, FIlippo Zannini, Lorenzo Sicuro, Giulio Galati, Alessio Cattaneo


Produced by Alessio Cattaneo

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all rights reserved

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about

Filippo Muscaritoli Rome, Italy

Author and songwriter from Rome with a passion for the creative process. Graduated in architecture i believe that the important thing, to "build" a song, is to invent the rules and play.

Autore e cantautore romano con la passione per l'atto creativo. Diplomato all'Officina Pasolini di Roma e in Architettura, credo che per "costruire" una canzone, l'importante sia inventare le regole, e giocare.
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